La scuola italiana a Parigi: un pò di storia di Chiara Convento

13 Marzo 2025 Centro Studi Grandi Migrazioni Comments Off

La prima scuola italiana a Parigi fu istituita nel 1932 per interessamento di un “Comitato Scuola” che aveva organizzato corsi di doposcuola per ragazzi italiani residenti nelle zone periferiche della città. Nel 1934 la scuola si arricchì del corso elementare e si trasferì in una sede più ampia e adeguata rispetto alla prima. Nel 1937 l’aumento della popolazione scolastica rese necessario un ulteriore trasferimento e l’apertura di una succursale, frequentata dagli studenti residenti nella parte orientale della città. Dal 1937 al 1939 la scuola conobbe il suo maggiore sviluppo: ciascuna delle due sedi raggiungeva i 300 iscritti. In particolare, la sede storica accoglieva gli alunni che proseguivano gli studi, mentre a sud-est, dove l’utenza era soprattutto di ragazzi provenienti da famiglie più modeste, c’erano una scuola materna e una scuola elementare, seguita dall’avviamento al lavoro professionale e commerciale. Dal 1940 al 1949 il numero di iscritti subì un notevole decremento, alla fine del conflitto la sede principale fu occupata dal Governo Provvisorio francese e gli studenti furono tutti riuniti nella sede secondaria, a Vincennes. Nel 1949 la Direzione delle Relazioni Culturali del Ministero degli Affari Esteri operò una revisione delle istituzioni scolastiche all’estero e decise di aprire a Parigi la scuola italiana “Leonardo da Vinci” in rue Sédillot, è una delle 6 scuole pubbliche italiane ancora esistenti all’estero, attuale sede della scuola secondaria di I grado e del Liceo scientifico con il doppio diploma ESABAC (Esame di stato italiano e il Baccalauréat francese). Il 4 novembre dello stesso anno, con la Convention Culturelle italo-francese, venne stabilito un rapporto di reciprocità fra la “Leonardo da Vinci” di Parigi e lo “Chateaubriand” di Roma. Nel 1961 la scuola elementare fu trasferita nell’attuale sede di Avenue de Villars, che in precedenza aveva ospitato l’Istituto di Cultura, e si arricchì in seguito di una scuola materna.

LA SEDE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO E DEL LICEO SCIENTIFICO: RUE SEDILLOT

Il palazzo che ospita la scuola fu costruito nel 1899 dall’architetto J. A. Lavirotte in stile art nouveau – stile liberty in italiano. Originariamente fu destinato a residenza privata. Venne acquistato dallo Stato italiano il 6 maggio 1930. Adibito a Casa d’Italia, ospitò gli uffici del Fascio e un ambulatorio messo a disposizione della locale comunità italiana. Anche questo edificio, alla fine della guerra, fu sequestrato dal Governo Provvisorio francese. Successivamente lo stato italiano ne ottenne il dissequestro e il 5 novembre 1949 la scuola italiana, sotto il nome di “Leonardo da Vinci”, ottenne la sua sede definitiva.

QUAL È L’UTENZA DELLA SCUOLA?

Gli alunni che frequentano la scuola “Leonardo da Vinci” portano con sé storie personali variopinte, specchio di multicultura, intercultura e plurilinguismo. Un vero mosaico di esperienze e di intrecci di vita, individualità e reciprocità, condivisioni di differenze. Parigi, come molte altre città multietniche permette vivacità, varietà e curiosità di incontri.

Famiglie bilingue o plurilingue, figli di diplomatici, di quadri d’azienda, di docenti universitari e ancora, figli di insegnanti, di carabinieri e di cantanti d’opera…

Per conoscere più da vicino le esperienze e le storie personali, incontriamo attraverso un’intervista alcuni alunni della scuola secondaria di I grado. Le domande, molto semplici, ma chiare e dirette, si sono rese efficaci alla ricostruzione dei diversi tasselli di vita.

1.Siete nati in Francia?

Elena, Paul, Vito: Sì, siamo nati a Parigi.

  1. I vostri genitori sono italiani o francesi?

Vito: Mio papà è croato, appartiene alla minoranza italiana dell’Istria. Mia madre è montenegrina con cittadinanza croata, italiana e francese. Paul: Mio papà è italiano, mia mamma francese, normanna. Elena: Mia mamma è italiana, mio papà francese di famiglia ebrea polacca.

  1. Dove si sono conosciuti?

Vito: I miei genitori si sono conosciuti in Italia, a Padova, durante gli studi. Paul: I miei genitori si sono conosciuti a New York dopo il dottorato. Elena: I miei genitori si sono conosciuti ad una festa a Parigi.

  1. Che studi hanno fatto i vostri genitori? Dove? Qual è la loro professione?

Vito: Mia mamma ha conseguito un Master M2 in matematica all’Università di Padova e un Master M2 in ingegneria matematica all’Università Parigi 5. Ora lavora come senior policy analyst all’OCSE. Mio papà ha conseguito una Laurea triennale (L3) in informatica all’Università di Padova e un Master M2 in informatica e finanza all’Università Paris Dauphine. Ora lavora come ingegnere informatico in banca.

Elena: Mia mamma si è laureata in ingegneria a Pisa, ha conseguito un dottorato a Nevers, un post dottorato in Inghilterra, ora insegna alla facoltà scientifica di meccanica dei solidi all’Università Sorbonne e va molto all’estero per tenere conferenze.

Paul: Mio papà ha una laurea in Scienze Biologiche e un dottorato in Medicina Molecolare; mia mamma ha un baccalauréat in psicologia e un dottorato in neuroscienze. I miei genitori erano andati a New York per lavoro separatamente e poi lì, si sono conosciuti. Hanno scelto la Francia per vivere perché dava ad entrambi una buona prospettiva di lavoro. Inizialmente mio papà aveva avuto un’offerta dall’Università di Lund in Svezia. Al contempo aveva anche ricevuto un’offerta in Italia ma con contratto a termine e mia mamma aveva difficoltà a trovare lavoro sia in Svezia che in Italia. Infine, è stata lei ad avere un’offerta molto interessante a Parigi e mio papà è riuscito a trovare un lavoro nel suo settore in tempi ragionevoli.

  1. Voi pensate di rimanere in Francia o partire all’estero quando sarete grandi? Perché?

Paul: Io voglio continuare i miei studi al Liceo scientifico Leonardo da Vinci a Parigi, per l’Università non ho ancora le idee chiare, in Francia o valuterò anche la possibilità di andare in Italia, poi però, vorrei lavorare in Giappone e negli USA.

Elena: Voglio frequentare il Liceo scientifico Leonardo da Vinci e poi andare all’Università in Italia, spero di riuscire ad entrare alla Normale di Pisa (sulle orme della mamma – aggiungo io) e continuare a studiare le materie scientifiche e fare esperienza in giro per il mondo.

Vito: Voglio rimanere a Parigi, mi piace stare qui, frequenterò il Liceo scientifico Leonardo da Vinci e continuerò gli studi di materie scientifiche, per ora non ho intenzione di lasciare Parigi, sto bene qui, sono nel posto giusto.

 

Sembra un mondo ideale, eppure esiste e funziona, il sogno dei padri fondatori dell’UE. L’Europa che sogniamo tutti: un’unione di tradizioni, costumi, lingue, religioni che sanno convivere e condividere.