Ambasciatrice dell’italianità e delle radici venete in terra brasiliana. E’ Giorgia Miazzo, presidente del Centro studi Grandi Migrazioni di Carmignano di Brenta, pronta per il suo ennesimo viaggio in Brasile, dove dal 12 agosto al 4 settembre, incontrerà discendenti di migranti di tutte le età, allo scopo di valorizzare il patrimonio materiale ed immateriale delle comunità venete e italiane che hanno messo le radici oltre Oceano durante i decenni delle grandi migrazioni. Quattro gli stati visitati: Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Goiania e San Paolo.
L’iniziativa, un vero e proprio festival, vedrà la studiosa e ricercatrice padovana, impegnata in conferenze, presentazioni di libri, incontri in collaborazione con i Comuni, le scuole e le associazioni locali. “Parleremo di storia delle grandi migrazioni, ma anche – assicura Miazzo – di folclore, musica, gastronomia, balli e canti popolari, giochi, mestieri. Senza trascurare di raccontare quello che è l’Italia oggi, il paese da dove sono partiti a fine Ottocento e inizio Novecento migliaia di uomini e donne alla ricerca di un lavoro per poter sopravvivere. Un Paese che oggi, alle generazioni più giovani, è per lo più sconosciuto”. Naturalmente durante gli incontri si parlerà anche di lingua, del talian e dei dialetti veneti, tema su cui la studiosa ha fatto numerose ricerche e pubblicazioni.
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Durante il festival, ci saranno quattro tappe particolari. A partire dal sud del Brasile, prima tappa, dove Miazzo si soffermerà proprio sul tema della riscoperta del folclore. La seconda tappa riguarda la Settimana culturale dell’italianità, ospitata dal 28 agosto al 2 settembre dalla comunità di Nova Veneza, una realtà fatta di discendenti di emigrati trevigiani, veneziani, padovani che poco sanno delle origini dei loro antenati italiani. Un’iniziativa che si concluderà con una grande festa attorno alla polenta gialla.
Terza tappa importante si terrà a San Paolo, dove il 3 settembre Giorgia Miazzo sarà ospite del Museo dell’immigrazione italiana, uno dei poli più importanti al mondo, per presentare l’edizione in portoghese del suo recente libro sulla storia delle Grandi Migrazioni (presentazione che farà anche all’università Unesc, nello stato di Santa Catarina). Il giorno seguente la studiosa padovana sarà accolta al Consolato italiano di San Paolo.
“Al mio rientro, a metà settembre, restituirò quanto avrò potuto vedere e imparare durante alcune serate che si svolgeranno a Paese, Castelminio di Resana, Valbrenta, Schiavon, Fara Vicentino, Marano Vicentino e Carmignano di Brenta, a conclusione del festival delle Grandi Migrazioni” conclude Giorgia Miazzo riferendosi alla quarta e ultima tappa.
Ambasciatrice di italianità, la padovana Miazzo pronta per un nuovo tour in terra brasiliana
Ambasciatrice dell’italianità e delle radici venete in terra brasiliana. E’ Giorgia Miazzo, presidente del Centro studi Grandi Migrazioni di Carmignano di Brenta, pronta per il suo ennesimo viaggio in Brasile, dove dal 12 agosto al 4 settembre, incontrerà discendenti di migranti di tutte le età, allo scopo di valorizzare il patrimonio materiale ed immateriale delle comunità venete e italiane che hanno messo le radici oltre Oceano durante i decenni delle grandi migrazioni. Quattro gli stati visitati: Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Goiania e San Paolo.
L’iniziativa, un vero e proprio festival, vedrà la studiosa e ricercatrice padovana, impegnata in conferenze, presentazioni di libri, incontri in collaborazione con i Comuni, le scuole e le associazioni locali. “Parleremo di storia delle grandi migrazioni, ma anche – assicura Miazzo – di folclore, musica, gastronomia, balli e canti popolari, giochi, mestieri. Senza trascurare di raccontare quello che è l’Italia oggi, il paese da dove sono partiti a fine Ottocento e inizio Novecento migliaia di uomini e donne alla ricerca di un lavoro per poter sopravvivere. Un Paese che oggi, alle generazioni più giovani, è per lo più sconosciuto”. Naturalmente durante gli incontri si parlerà anche di lingua, del talian e dei dialetti veneti, tema su cui la studiosa ha fatto numerose ricerche e pubblicazioni.
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Durante il festival, ci saranno quattro tappe particolari. A partire dal sud del Brasile, prima tappa, dove Miazzo si soffermerà proprio sul tema della riscoperta del folclore. La seconda tappa riguarda la Settimana culturale dell’italianità, ospitata dal 28 agosto al 2 settembre dalla comunità di Nova Veneza, una realtà fatta di discendenti di emigrati trevigiani, veneziani, padovani che poco sanno delle origini dei loro antenati italiani. Un’iniziativa che si concluderà con una grande festa attorno alla polenta gialla.
Terza tappa importante si terrà a San Paolo, dove il 3 settembre Giorgia Miazzo sarà ospite del Museo dell’immigrazione italiana, uno dei poli più importanti al mondo, per presentare l’edizione in portoghese del suo recente libro sulla storia delle Grandi Migrazioni (presentazione che farà anche all’università Unesc, nello stato di Santa Catarina). Il giorno seguente la studiosa padovana sarà accolta al Consolato italiano di San Paolo.
“Al mio rientro, a metà settembre, restituirò quanto avrò potuto vedere e imparare durante alcune serate che si svolgeranno a Paese, Castelminio di Resana, Valbrenta, Schiavon, Fara Vicentino, Marano Vicentino e Carmignano di Brenta, a conclusione del festival delle Grandi Migrazioni” conclude Giorgia Miazzo riferendosi alla quarta e ultima tappa.
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